Sicurezze e Paure

 

Sicurezze e paure

di Daniela Tarricone

Come affrontare e ridurre le fobie nel cane adulto

(articolo tratto dal n. 1/2006 della rivista “Cani” – Editoriale Olimpia – Autrice: Daniela Tarricone – vietata la riproduzione, anche parziale)
Abbiamo sottolineato innumerevoli volte quanto sia importante per il cucciolo essere portato a contatto con i più svariati tipi di stimoli nella fase sensibile di crescita, cioè nei suoi primi sei mesi di vita; abbiamo anche affrontato i disturbi comportamentali che scaturiscono dalla insufficiente esposizione precoce agli stimoli esterni: principalmente fobie che l’animale adulto sviluppa perché non riesce ad abituarsi a stimoli che avrebbe dovuto incontrare da piccolo, come fobie da rumore (traffico cittadino, suoni improvvisi molto forti, sirene, saracinesche abbassate, ecc. ecc.)o verso le persone. Purtroppo talvolta capita di adottare un animale ormai adulto in cui il danno è già stato fatto, pertanto non rimane che cercare di favorirne un parziale recupero con programmi comportamentali adeguati. Ma fin dove si può arrivare a ridurre queste fobie?
Asia è una dolcissima boxer fulva di 4 anni che oltre a non essere stata esposta da cucciola agli stimoli sopra descritti è stata anche molto trascurata dai padroni che si sono avvicendati nei suoi primi due anni di vita. A quell’età fortunatamente è subentrata una nuova proprietaria, una giovane donna che vive da sola e che ha totalmente trasformato le sorti del cane.
Nella nuova casa Asia si è adattata molto rapidamente al nuovo ambiente, ai nuovi orari e ai differenti ritmi. Infatti pur rimanendo da sola per oltre 5 ore ogni giorno nel giro di meno di una settimana non ha più sporcato in casa come i proprietari precedenti sostenevano che facesse, non ha mai distrutto niente e fin da subito si è dimostrata molto recettiva ad apprendere e ad aderire alle richieste della nuova proprietaria. La giovane donna per natura paziente, dolce e mite e per scelta seria e costante si è saputa far carico di tutte le esigenze di Asia, e malgrado gli impegni di lavoro non le ha fatto mai mancare, non solo l’affetto, l’accudimento, la sicurezza e la stabilità, ma neanche passeggiate nel verde in libertà ogni giorno, e il contatto con altri cani e con le persone.
L’unico problema evidente fin dall’inizio è stato proprio una intensa fobia da rumore che Asia manifestava per strada, soprattutto in mezzo al traffico cittadino a cui evidentemente non era stata abituata da piccola. Il cane si bloccava, si schiacciava a terra tremando e talvolta non intendeva proseguire se veniva investito da qualche rumore particolarmente forte e improvviso. Ma con tanta pazienza e costanza e con l’aiuto dei feromoni, tramite un corretto programma di desensibilizzazione (esposizione graduale agli stimoli negativi partendo da intensità minime), piano piano ha cominciato a progredire e ha continuato a farlo per circa un anno, quando finalmente ha superato la stragrande maggioranza delle sue paure; soltanto in situazioni particolari quali la presenza di botti può mettere ancora in luce stati di preoccupazione, comunque sempre controllati e molto ridotti rispetto a prima.
Un tale risultato è da considerarsi sorprendente, visti i livelli gravi di partenza e visto che quando si è iniziato il programma comportamentale il cane aveva già 2 anni, ma ancora più sorprendente è constatare quanto potere ha il proprietario sullo stato emotivo del suo animale. Infatti un evento fortuito ha dato la prova e la misura di quanta sicurezza infonda in Asia la sua proprietaria: un incidente l’ha costretta a casa per circa due mesi, durante i quali sono venuti ad abitare da lei i suoi genitori. Con essi, e in particolare col padre della proprietaria, la cagna aveva già un ottimo rapporto, eppure quando è il momento di uscire fa delle storie perché vorrebbe essere accompagnata da lei, ma quel che è peggio è che se all’esterno ci sono rumori particolarmente violenti, trema, si impunta come i primi tempi e vuol tornare a casa, manifestando una netta regressione. Ma quando finalmente la padroncina ha potuto ricominciare a portare fuori Asia, come si è comportata? Esattamente come due mesi prima, quando le sue paure sembravano quasi del tutto superate…!!!